Il primo spazio di coworking fu ideato da Brad Neuberg, informatico di San Francisco. “Potevo avere un lavoro fisso, con una struttura e una comunità” ha raccontato Brad, “oppure fare il freelancer, godendo di indipendenza e libertà. Ma io volevo entrambe le cose”.
Da poco anche in italia, il coworking è tipicamente un grande open space arredato con postazioni attrezzate.
l’idea di raggiungere quotidianamente un posto di lavoro è per alcuni un incentivo a lavorare in efficienza, per altri un onere inutile quando si può operare in tranquillità fra le pareti di casa. De gustibus. Quel che è certo è che con 200-300€ la tua startup guadagnerà una sede operativa pronta per l’uso. Nel valutare la convenienza di questa soluzione, tieni conto delle voci di spesa che dovresti mettere a bilancio se lavorassi da casa: – arredamento e allestimento ufficio – acquisto di attrezzatura elettronica ed informatiche – abbonamento ad internet – il riscaldamento e i consumi elettrici – le pulizie – i consumabili, la manutenzione, la cancelleria – l’eventuale assicurazione
Il vero valore aggiunto del coworking può derivare dalle occasioni di relazione sociali, opportunità lavorative e di crescita professionale. Negli spazi di coworking confluiscono professionalità eterogenee, a vantaggio dello scambio di competenze differenti e l’incrocio di rete relazionali. Alcune strutture favoriscono l’incontro con eventi, corsi e workshop.